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Marino è il nuovo inquilino del Campidoglio, ma il vero vincitore è l'astensionismo

Marino è il nuovo inquilino del Campidoglio, ma il vero vincitore è l'astensionismo
(Teleborsa) - Ignazio Marino è il nuovo inquilino del Campidoglio. Lo scrutinio per l'elezione del nuovo sindaco di Roma è iniziato subito dopo le 15.00 alla chiusura dei seggi e ha visto subito in testa il medico, sul sindaco uscente della capitale Giovanni Alemanno. Dai dati forniti dal Viminale sulle 2600 sezioni scrutinate, Ignazio Marino ha vinto con 63,93% dei voti seguito Gianni Alemanno che ha avuto il 36,07% delle preferenze.



Già nel pomeriggio, quando erano usciti i primi dati il sindaco uscente Alemanno, aveva telefonato a Marino per fargli le congratulazioni. "Il risultato è netto", aveva detto Alemanno anche se con un guizzo di orgoglio poi aveva dichiarato: "c'è stata una bassa affluenza e i voti per me nel ballottaggio sono leggermente aumentati".

Segno di una disaffezione alla politica? Per Alemanno la risposta è sì anche se sportivamente accetta la sconfitta, ma promette battaglia "non scompariremo. Faremo un'opposizione seria, sempre nell'interesse di Roma che ha bisogno delle nostre forze e della nostra energia".

Marino dal canto suo si dice "emozionato per il nuovo incarico ringrazia "chi ha creduto" in lui.
Lo spoglio che è terminato in quasi tutti gli altri Comuni italiani che hanno visto la chiamata alle urne per i cittadini vede un solo vincitore certo: l'astensionismo. L'affluenza alle urne è stata in netto calo rispetto alla precedente tornata elettorale, perché sono andati a votare il 48,51% degli aventi diritto rispetto al 59,76% del primo turno.

Intanto il centro-sinistra ha avuto la meglio nei comuni di Siena, Imperia e Ancona.

Valeria Mancinelli ha vinto ad Ancona con il 62,59% delle preferenze, mentre a Siena si è aggiudicata la poltrona di sindaco, Bruno Valentini il candidato di centro-sinistra che ha vinto con il 52% dei voti contro il 48% dello sfidante di Eugenio Neri. E' diventato primo cittadino di Imperia Carlo Capacci, supportato da PD e liste civiche che ha sorpassato con il 76,14% il suo avversario di centro-destra Erminio Annoni che ottiene il 23,86% dei voti.

Al primo turno anche 142 comuni siciliani, tra i quali Catania, Messina, Ragusa e Siracusa che torneranno eventualmente al ballottaggio il 23 e 24 giugno.

L'esito delle elezioni nella Regione a statuto speciale sarà un termometro per misurare la tenuta del Movimento 5 Stelle, che alla precedente tornata elettorale aveva spopolato.
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