(Teleborsa) - Non si arresta il sell-off di titoli tecnologici in quello che potrebbe essere ricordato come un
lunedì nero per il settore dell'high tech.
In Europa il
DJ Stoxx tech, il benchmark che racchiude i titoli tecnologici europei ad elevata capitalizzazione, sta cedendo 2 punti percentuali mentre a Wall Street il
Nasdaq, l'indice che rappresenta un elevato numero di società che operano nel comparto tecnologico, sta cedendo l'1% dopo aver chiuso la seduta di venerdì con la maggiore perdita in due anni.
Le prime a capitolare sono state le società asiatiche e statunitensi legate al web. Ora le vendite hanno coinvolto anche quelle attive nella manifattura, quali la britannica
ARM Holdings, che progetta chip per smartphone e tablet, inclusi gli iPhone e gli iPad di
Apple, che pure sta cedendo quasi l'1%.
Perché questa ondata di vendite? Secondo gli analisti, le valutazioni delle aziende tech su entrambi i lati dell'Atlantico sono ai massimi pluriennali e ora si prevede una correzione del mercato.
Gli ultimi sviluppi del settore legato a Internet e ai telefonini, che ha visto la diffusione delle connessioni veloci, il boom di smartphone e dello shopping online, il calo dei costi degli hardware e la diffusione del cloud computing, hanno reso molto attraenti le società legate a questi business. Ne è la prova il fatto che dal'inizio del 2013 il settore europeo dell'hardware ha guadagnato il 40%.
Queste valutazioni, sommate alle recenti
tensioni in Ucraina e alla cautela per l'avvio della stagione delle trimestrali in Nord America, stanno producendo effetti molto negativi sui titoli tech che, tra l'altro, sono da sempre più volatili rispetto a quelli di altri settori.