(Teleborsa) - Riflettori accesi sui titoli bancari italiani dopo l'aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote in Bankitalia. L'incremento dal 12% al 26% è stato inserito nel DEF, il documento economico e finanziario, approvato dal Consiglio dei Ministri e
presentato ieri dal governo Renzi. L'incremento di gettito stimato in un miliardo di euro è finalizzato alla copertura degli sgravi Irpef.
A Piazza Affari, spicca la debolezza di
Unicredit dopo che Goldman Sachs ha rivisto al ribasso la raccomandazione sul titolo a "neutral" da "buy". Lo stesso broker ha tagliato il giudizio anche sulla
Banca Popolare Milano a "neutral" dal precedente "convinction buy". La banca d'affari statunitense ha alzato invece il target price di
Banca MPS a 0,23 euro (da 0,17 euro) e di
UBI Banca a 6,65 euro (da 4,8 euro).
Promossa
Intesa Sanpaolo, sempre da Goldman Sachs, a "convinction buy" da "neutral". Sull'istituto ieri si è espressa anche l'agenzia Moody's che ha confermato i rating del debito a lungo e dei depositi a "BAA2/P-2" migliorando l'outlook a stabile da negativo sulle attese di una ripresa della redditività.
Lo stesso broker ha invece calato la scure su
Bca Carige tagliando di un notch la raccomandazione sui rating a lungo e deposito, a Caa1 da B3, con outlook negativo, alla luce dei risultati negativi del quarto trimestre.