(Teleborsa) - L'Africa subsahariana occidentale è preda della
psicosi da Ebola . Giustificata dal fatto che in diversi posti, Senegal compreso, il virus sembra essere monitorato in modo approssimativo. (
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Dakar, la capitale del Paese, dalla quale è concentrato il maggiore flusso migratorio verso l'Italia, sembra non sia stata colpita, ma nell'area meridionale del Paese, la Bassa Casamance, lungo cui corre il confine con la Guinea, qualche caso in cerca di ulteriori conferme è stato rilevato.
Ebola ha aggredito la Guinea circa un mese fa, non fermandosi ai villaggi delle foreste tropicali, ma è arrivando subdola nella metropoli e capitale Conakry. Una città con oltre 1 milione di abitanti che vivono terrorizzati da un sempre possibile contagio. I dati della Guinea, sul contagio da Ebola, sono stati resi noti dal ministero della Sanità, secondo cui i casi con esito mortale che si stanno registrando sono senza precedenti.
In virtù di questo, il Senegal teme adesso la grande epidemia, mentre alcune compagnie aeree obbligano i passeggeri ad esibire un certificato sanitario redatto da un medico del posto prima di consentire l'imbarco ai passeggeri diretti in Europa.
Lo scorso venerdì un aereo dell'Air France, proveniente dalla Guinea e diretto a Parigi è stato messo in quarantena per un passeggero che si era sentito male a bordo.
Il paradosso è che in tutta Europa, da Lisbona a Madrid, passando per Parigi, sono stati attivati rigorosi controlli per i voli provenienti dalle zone colpite dal virus o quantomeno sospette, mentre negli scali italiani, considerato l'imponente flusso migratorio proveniente dal Senegal, non è attivo nessun protocollo di monitoraggio. Forse in virtù di una sconsiderata incoscienza, l'Italia sembra non avere la paura che sta contagiando l'Europa.