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ABI, aumentano le sofferenze, migliora il credito e scendono ancora i tassi

Economia
ABI, aumentano le sofferenze, migliora il credito e scendono ancora i tassi
(Teleborsa) - La crisi fa sentire i suoi ancora i suoi effetti. A marzo 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.850 miliardi di euro stato è nettamente superiore all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.724 miliardi di euro. Lo rivela il Rapporto mensile dell'ABI, diffuso oggi che spiega come sempre per il perdurare della crisi, e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate a febbraio 2014 pari a 162 mld, da 160,4 mld di gennaio. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è dell’8,5% a febbraio 2014 (6,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007).



In lieve recupero invece la dinamica dei prestiti bancari a famiglie e imprese: -3,2% la variazione annua a marzo 2014 dal -3,4% del mese precedente. Anche i finanziamenti a famiglie e imprese si posizionano sul -1,9% come variazione annua a marzo 2014, era -2,6% il mese precedente e -4,5% a novembre 2013. Su base mensile l’ammontare del complesso dei finanziamenti aumenta di oltre 2 miliardi di euro. A questi primi segnali di recupero contribuiscono sia i finanziamenti per l’acquisto di abitazione sia i finanziamenti erogati alle piccole imprese.
La quota di nuove prestiti erogati alle imprese di importo fino a 1 mln di euro è stata pari al 43% a febbraio 2014, era del 39% un anno prima ed era del 32% a fine 2011.

Diminuisce fortemente, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (a marzo 2014: -8,3%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di quasi 46 miliardi di euro): questo penalizza l'erogazione dei prestiti a medio e lungo termine, mentre l'andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a marzo 2014 un aumento di 6,5 mld rispetto al mese precedente. Rispetto ad un anno prima, invece, registrano una diminuzione di circa 34 mld di euro, risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine.
Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.724 miliardi di euro, segnando un aumento – in valore assoluto - di oltre 211 miliardi.

Scendono i tassi di interesse sui prestiti che si sono assestati a livelli storicamente molto bassi: il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,31% in sensibile diminuzione rispetto al 3,48% di febbraio 2014 (5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è posizionato al 3,43% (lo stesso valore del mese precedente e segnando il valore più basso da settembre 2011; 5,72% a fine 2007).

Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,90% (3,82% il mese precedente; 6,18% a fine 2007).
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