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Bankitalia: la strada della ripresa è ancora piena di insidie

Economia
Bankitalia: la strada della ripresa è ancora piena di insidie
(Teleborsa) - La ripresa dell'economia rimane "fragile" e gravata da "rischi al ribasso" proprio per questi motivi i governo deve "assicurare la sostenibilità del debito pubblico" per "conservare la fiducia dei mercati". E' così che la pensa, il vice direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, che lo ha rivelato nel corso di un'audizione alla Camera in cui è stato messo sotto la lente il Documento di Economia e Finanza (DEF), varato la scorsa settimana dal governo ed attualmente all'esame del Parlamento.

Signorini, guardando all'andamento dei conti pubblici dei primi mesi del 2014 ha ammesso che questi somo coerenti con il calo dell'indebitamento netto in rapporto al PIL dal 3% del 2013 al 2,6% indicato per il 2014, mentre ha mostrato qualche perplessità sugli obiettivi ambiziosi del governo di ridurre il deficit rispettando gli obiettivi programmatici,considerando le manovre sull'IRPEF del 2014 e del 2015 rispettivamente da 6,7 miliardi e da 10 miliardi.

Un'altra perplessità suscitata da Signorini riguarda l'ipotesi di raccogliere 0,7 punti di PIL l'anno attraverso la dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato. Il vice direttore generale di Bankitalia definisce questo "un obiettivo ambizioso" e sottolinea come "nell'ultimo decennio gli importi da dismissioni sono stati pari a circa 0,2 punti di PIL in media all'anno".

Per raggiungere, "l'equilibrio finanziario pubblico", non si devono adottare "strategie miopi": la possibilità di ridurre il peso del debito sul PIL non dipende solo da una gestione prudente delle finanze, ma anche dalla capacità di crescita dell'economia", ha sottolineato Signorini che vede "i due obiettivi inscindibili", anche perché per il rilancio serve occupazione e "per il progressivo riassorbimento della disoccupazione, specie della componente giovanile, più colpita dalla crisi, - sottolinea ancora Signorini - è necessaria una crescita robusta e duratura. Bisogna che prosegua il graduale miglioramento delle aspettative delle imprese e delle famiglie".
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