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Il DEF "regala" quasi uno stipendio alle famiglie più povere

Economia
Il DEF "regala" quasi uno stipendio alle famiglie più povere
(Teleborsa) - Il taglio delle imposte previsto dal Documento di Economia e Finanza (DEF), varato la scorsa settimana dal governo ed attualmente all'esame del Parlamento, garantirà un beneficio medio annuo di 714 euro per le famiglie più povere, quelle appartenenti al primo quintile, con un'incidenza del 3,4%. Praticamente quasi uno stipendio per le famiglie a più basso reddito.



Lo rivela uno studio dell'Istat, secondo quanto dichiarato dal presidente dell'Istituto di Via Cesare balbo Antonio Golini, nel corso di un'audizione alla Camera.

Si calcola che il vantaggio della manovra economica, per le classi di reddito più alte, scenda a circa 451 euro, vale a dire allo 0,7% del reddito complessivo.

L'Istat ha calcolato che questa misura avrà un impatto positivo sul PIL pari allo 0,2% e sul fisco pari a 11,3 miliardi l'anno. Al netto delle maggiori spese e delle minori entrate previste, però, l'effetto positivo sul prodotto interno lordo si ridurrà allo 0,1%.

Anche il taglio dell'Irap previsto dal governo avrà i suoi effetti positivi, anche se più limitato, data la presenza di numerose aziende con una base imponibile nulla o addirittura negativa. A beneficiare del taglio del 10% dell'imposta saranno 2 imprese su 3 o circa 620 mila.

L'Istituto ha scattato anche una fotografia a tinte fosche del mercato del lavoro, ricordando che negli ultimi cinque anni (2008-2013) sono stati persi quasi un milione di posti di lavoro, cioè il 4,2%, con differenze che si sono amplificate fra il Nord più benestante ed il Mezzogiorno.

Il futuro? L'Istat conferma che l'economia italiana dovrebbe evidenziare una moderata accelerazione rispetto a fine 2013, quando il PIL è cresciuto dello 0,2%, e proseguire questo trend per il resto del 2014.
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