(Teleborsa) - Tempo di viaggi? Meglio
fare attenzione a chi ci si rivolge, perché i siti di viaggi online spesso non danno adeguate garanzie agli incauti consumatori. L'allarme arriva da una voce piuttosto autorevole, la Commissione Europea, che ha passato ai raggi X i siti di viaggio e messo in guardia i viaggiatori europei dall'affidarvisi ciecamente, perché spesso non garantiscono adeguate tutele.
Un'analisi condotta da Bruxelles nel 2013 sulla sicurezza dei
siti di viaggio online ha rivelato che in
Italia 4 siti su 10 (circa il 40%) sono
fuorilegge, perché non danno sufficienti garanzie ai viaggiatori (su un totale di 552 siti almeno 382 non rispettano la legislazione europea).
Peggio fanno il Regno Unito, dove il 59% delle agenzie online non è a norma, la Francia con il 55% e la Spagna con il 44%. Stavolta, l'Italia non è dunque fra i peggiori in UE.
Quali sono i vizi più frequenti? Secondo l'analisi condotta dalla Commissione, il 30% dei siti non dà sufficienti informazioni sull'agente turistico (nemmeno l'email), il 28% non fornisce istruzioni chiare su come effettuare un reclamo, il 24% appare deficitario per quanto concerne i supplementi opzionali a pagamento (bagaglio, assicurazione. imbarco ecc.), il 20% non consente di visualizzare il prezzo complessivo del servizio al momento della prenotazione.
Le colpe non sono solo dei siti che offrono pacchetti viaggio, ma anche di quelli che, più semplicemente, consentono la prenotazione di biglietti aerei o navali.
Un bel problema quello che si è presentato all'attenz9one della Commissione europea, visto che una indagine Eurostat del 2012 ha rivelato che il 32% dei viaggiatori europei sceglie un'agenzia sul web.