Facebook Pixel
Milano 16-apr
33.393,85 -1,65%
Nasdaq 16-apr
17.713,66 +0,04%
Dow Jones 16-apr
37.798,97 +0,17%
Londra 16-apr
7.820,36 -1,82%
Francoforte 16-apr
17.766,23 -1,44%

Il DEF fra luci e ombre. Padoan scrive all'UE per il rinvio del pareggio

Economia
Il DEF fra luci e ombre. Padoan scrive all'UE per il rinvio del pareggio
(Teleborsa) - Il Governo continua a lavorare alacremente per la riduzione dell'Irpef in busta paga, vale a dire gli 80 euro promessi dal Premier Matteo Renzi per imprimere un immediato choc all'economia, inseriti nel Documento di Economia e Finanza. Il beneficio dovrebbe essere esteso anche agli "incapienti", ovvero a coloro che hanno redditi fino a 8mila euro, che dovrebbero recuperare 40-50 euro. La speranza è quella di approvare il decreto entro Pasqua, così da far scattare l'aumento giusto in tempo per la festa del Lavoro, ma questo significherebbe che le Camere devono approvare il DEF entro domani.

Ieri, non è stata una giornata molto propizia per l'esecutivo, che ha dovuto incassare le critiche di Bankitalia e della Corte dei Conti; la prima ha espresso perplessità sulle coperture della manovra predisposta dal governo, mentre i giudici contabili si sono detti dubbiosi sulla crescita delle entrate. Buone nuove dall'Istat che, nel corso dell'audizione sul DEF, ha indicato in 714 euro il vantaggio economico per le famiglie più povere.

A rincarare la dose di ottimismo ha contribuito anche il Premier, che ha promesso "non toccheremo gli assegni familiari" e nuovi interventi per i pensionati al minimo. Intanto, il suo vice graziano Delrio ha promesso che nella prossima delega fiscale si penserà anche alle famiglie con figli a carico.

In una audizione il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha assicurato che, nei prossimi giorni, vi saranno interventi sulla fiscalità a favore di famiglie ed imprese. Quanto all'economia, Padoan ha ribadito che il 2014 sarà l'anno della svolta, anche se la crescita resterà modesta, e che gli interventi di quest'anno porteranno ad una crescita strutturale dlelo 0,3% nel 2014 e del 2,25% nel 2015.

Il titolare dell'Economia ha anche inviato una lettera a Bruxelles, come previsto dalle procedure, spiegando le ragioni del rinvio del pareggio strutturale. "Il governo - ha chiarito Padoan - si impegna a rispettare il piano di rientro del debito con il raggiungimento dell'obiettivo pieno nel 2016 e sostanziale nel 2015".
Condividi
```