(Teleborsa) - Nuovi inquietanti video spuntano sulla
manifestazione di sabato scorso a Roma, che doveva essere una protesta pacifica per il diritto alla casa, ma si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia.
Molti i feriti, ma anche le violenze che continuano ad emergere da foto e video scattati nel corso della giornata. Il bilancio è disastroso, anche per le forze di sicurezza presenti.
Ha fatto scalpore l'immagine di una ragazza calpestata da un poliziotto, che si è poi riconosciuto e costituito, ma è ora indagato per lesioni aggravate e per abuso di potere. Dopo questa vicenda, un altro video ha inchiodato due poliziotti, mentre stavano pestando con calci e manganellate un ragazzo presente alla manifestazione.
Al di là dei ben noti problemi di civiltà, spesso mancante nei manifestanti, e di gestione del potere "sopra le righe", che caratterizza molto spesso le forze dell'ordine in queste occasioni, il problema ha riflessi economici pesantissimi in un momento di grande crisi come quello attuale.
Stando a quanto dichiarato dal Sindaco di Roma, Ignazio Marino, le manifestazioni costano alla capitale almeno 50 milioni l'anno, non solo in forze dell'ordine e gestione logistica dell'evento e del traffico, ma anche per le spese di pulizia delle strade affidata all'AMA, quando anche non ricorrano fenomeni di teppismo, che costringono il Campidoglio a indesiderate riparazioni.