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Crisi in Ucraina. Putin parla alla televisione russa

Politica
Crisi in Ucraina. Putin parla alla televisione russa
(Teleborsa) - Vladimir Putin dice di essere stato costretto ad annettersi la Crimea," se non avessimo fatto nulla, a un certo punto, la Nato si sarebbe presa l'Ucraina dicendoci: non ha niente a che fare con voi".



Lo ha detto oggi, nella sua apparizione televisiva, quando a Ginevra si riuniscono i ministri degli esteri di Russia e Ucraina, insieme a John Kerry , segretario di stato americano e Catherine Ashton , responsabile per gli affari esteri per l'UE, per discutere dell'Ucraina, proprio dove il presidente della Russia avrebbe intenzione, in forza del mandato ricevuto dal Consiglio della Federazione russa, di esercitare l'opzione della forza militare. "Spero di non esercitarla" ha proseguito Putin, "e che saremo in grado di risolvere il problema per via diplomatica e politica".

"L'attuale governo dell'Ucraina" sottolinea il presidente russo, "è per noi inaccettabile ed è irresponsabile come venga condotta la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 maggio, per cui se la situazione permanesse, non potremo riconoscere la legittimità di ciò che avverrà dopo il 24 di maggio".

Impassibile anche l'atteggiamento mostrato da Putin nei confronti dell'Europa, verso la quale si ritiene in posizione dominante: "vendiamo gas a Paesi europei che si riforniscono con noi per il 35% delle loro necessità. Impossibile che smettano di acquistarlo". Per conoscere le vie del gas vai alla gallery dedicata al gas.

Gran maestro nell'esercitare le opzioni del bastone e della carota, Putin parla prima di comprensione verso l'Ucraina, sottolineando il concetto di affratellamento, ma poi parla anche di "golpe nazionalista", esercitato dal presidente ucraino Yanukovich, che metterebbe a repentaglio i destini delle minoranze russofone che invece dovrebbero decidere da soli i destini delle loro terre.

In conclusione il presidente russo ha poi nuovamente ribadito la necessità di risolvere diplomaticamente la crisi, dando possibilità di scelta alla popolazioni. Linea, questa, che verrà sostenuta fortemente dal ministro degli esteri russo, Lavrov, a Ginevra, insieme al vero significato del termine federalismo.
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