(Teleborsa) -
Il bilancio si chiude in positivo a fine giornata per le principali borse europee che hanno riaperto oggi le contrattazioni dopo il lungo ponte pasquale.
Spunto rialzista anche per Piazza Affari dove
quattro big hanno staccato il dividendo 2014: Telecom Italia, Prysmian, CNH Industrial e, fuori dal FTSE MIB, Reply.
Intanto i futures sugli indici statunitensi mostrano segni di debolezza anticpoando una partenza incerta per la borsa di Wall Street, più tardi. Sullo sfondo restano le tensioni ucraine dopo che è saltato
l'accordo raggiunto a Ginevra.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,07%. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.290,6 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,18%) si attesta su 103,1 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
Spread, attestandosi a 158 punti base.
Tra i mercati del Vecchio Continente, sostenuta
Francoforte, con un discreto guadagno dell'1,05%, buoni spunti sul
Londra, che mostra un ampio vantaggio dello 0,90%, mentre composta
Parigi, che cresce di un modesto +0,68%.
Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul
FTSE MIB un rialzo dello 0,31%; sulla stessa linea, lieve aumento per il
FTSE Italia All-Share, che si porta a 23.115 punti. In frazionale progresso il
FTSE Italia Mid Cap (+0,59%), come il FTSE Italia STAR (1,3%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, svetta
YOOX che segna un importante progresso del 4,04%.
Recupera terreno
Banca MPS (+0,34%) dopo che il Cda ha deliberato di incrementare l'ammontare dell'aumento di capitale da 3 a 5 miliardi euro.
Tra i più forti ribassi, invece,
Banco Popolare scende dell'1,75%.
Calo deciso per
ENI, che segna un -1,06% penalizzata da un downgrade di UBS.
Fiacca
Banca popolare di Milano, che mostra un piccolo decremento dello 0,65%.
Tra le società a media capitalizzazione, buona la performance di
Recordati, che guadagna lo 0,81% insieme all'intero comparto farmaceutico europeo. Driver del rialzo, l'
accordo siglato tra Novartis e GSK ma anche le
voci di un possibile interesse sull'inglese Astrazeneca da parte della rivale americana
Pfizer.