(Teleborsa) - Ultima seduta della settimana all'insegna del ribasso per le principali borse asiatiche che hanno seguito la debolezza di Wall Street innescata dalle parole del presidente della Fed di St. Louis,
James Bullard secondo il quale la banca centrale americana potrebbe aumentare i tassi di interesse entro la fine del primo trimestre 2015. Note contrastate sono giunte dal fronte macro, con le
richieste di sussidio che restano vicino ai minimi dalla metà del 2007. Nel frattempo, nel mese di maggio sono salite sia le
spese sia i redditi personali.
Sullo sfondo restano, poi, le
tensioni in Ucraina e la
situazione in Iraq che continuano a preoccupare gli investitori.
L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in flessione del l'1,39% a 15.095 punti mentre il più ampio paniere Topix ha ceduto lo 0,81% a 1.253,15 punti.
Tra le altre borse asiatiche Seul ha perso lo 0,33% mentre Taiwan lo 0,15%. Miste le altre piazze che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con Hong Kong che lima lo 0,04% e Bangkok lo 0,07%. Shanghai sale invece dello 0,27% e Singapore dello 0,24%. Giù Kuala Lumpur che arretra dello 0,43% e Jakarta dello 0,71%.