(Teleborsa) - Il velato pessimismo emerso nel
Bollettino mensile della Bundesbank diffuso oggi non sembra turbare il
Fondo Monetario Internazionale, che promuove con lode la Germania e, soprattutto, la sua rigorosa politica di bilancio pubblico.
Non si tratta di stime sul PIL, visto che quelle del FMI sono molto simili a quelle della Banca Centrale tedesca, ma piuttosto di un placet per la dedizione con cui lo Stato più "formica" dell'Eurozona è riuscito a ridurre l'indebitamento. Motivo per cui ora ha più spazio per aumentare gli investimenti pubblici.
Nel consueto
Rapporto Articolo IV che fotografa l'economia tedesca, l'Organizzazione con sede a Washington ha scritto nero su bianco: "i nostri Direttori hanno ampiamente elogiato i governi tedeschi per la loro prudenza nelle politiche macroeconomiche e il loro impegno per una maggiore integrazione europea".
In particolare, l'accento cade sul
surplus di bilancio pubblico pari al +0,2% del PIL (ben lontano dal limite di deficit del 3% del Patto di Stabilità e Crescita dell'Unione Europea), e al
rapporto debito/PIL in costante discesa. Nel 2013 è stato pari al 78,4%, quest'anno calerà al 75,1%, il prossimo al 71,8%.
Con questi numeri, spiega il fondo, Berlino ha
ampi spazi di manovra per la spesa pubblica destinata agli investimenti, infrastrutture dei trasporti e scuola in primis.
Quanto alle
previsioni economiche, l'FMI si attende un
PIL all'1,9% quest'anno e all'1,7% nel 2015, esattamente come
prospettato dalla BuBa a inizio giugno.
La cosa più importante, ha poi aggiunto il Fondo Monetario, è che questi numeri saranno supportati anche da una
costante crescita della domanda interna, che negli anni della crisi globale era stata una spina nel fianco per la locomotiva d'Europa.