(Teleborsa) - I ribelli ucraini hanno detto che sarebbero in possesso delle scatole nere, cioè dei registratori di volo, del
jet malese abbattuto nei cieli di Donetsk .
Inoltre fanno sapere che tutti gli inviati mandati dai Paesi di origine delle vittime, dovranno chiedere loro il permesso per accedere allo zone dove sono stati ritrovati i rottomi del aereo abbattuto.
L'autoproclamato premier della cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk, Alexander Borodai, ha detto che crede alla dichiarazione delle suo forze militari, sul ritrovamento dei dispositivi e ha aggiunto che attualmente si troverebbero a Donetsk, dove verranno consegnati ad esperti.
Vitaliy Nayda, portavoce dei servizi di sicurezza ucraini, lo avrebbe ammesso, riconoscendo le immagini delle tv, riprese e poi trasmesse dai ribelli filo-russi.
"Abbiamo trovato alcune parti tecniche", ha detto Borodai in un comunicato di ieri. "Partiamo dal presupposto che siano le scatole nere. Non abbiamo esperti di aviazione ed è per questo che non possiamo precisare i dettagli dei dispositivi ritrovati. Le parti sono state consegnate a Donetsk e sono sotto il mio controllo. Stiamo aspettando gli esperti per consegnare loro le apparecchiature".
Mentre i registratori ritrovati potrebbero rivelarsi di valore tecnico limitato per ricostruire le cause dell'incidente,l'incertezza che circonda l'ubicazione dei dispositivi aggiungere confusione al già enorme caos di un'indagine.
Il Ministero dei Trasporti malese ha chiesto ufficialmente che le scatole vengano consegnate a un team internazionale.