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L'inflazione picchia di più sulle famiglie meno agiate

Economia
L'inflazione picchia di più sulle famiglie meno agiate
(Teleborsa) - "La lingua batte dove il dente duole"... così accade per l'inflazione che, durante un periodo piuttosot lungo, che copre anche quello della crisi economica, ha segnato aumenti maggiori per le famiglie meno agiate, che hanno capacità di spesa piuttosto bassa e consumi concentrati soprattutto sui beni e servizi essenziali. Lo rivela il rapporto ISTAT sull'inflazione, analizzata per classi di spesa e consumi.

Se l'analisi del secondo trimestre 2014 evidenzia un rallentamento generalizzato dell'inflazione allo 0,4%, come confermato dalle dinamiche dei prezzi al consumo dell'ultimo periodo, dal rapporto emerge che le famiglie con maggiore capacità di spesa (le più agiate) hanno scontato un'inflazione mediamente più elevata (allo 0,6%) di quelle con capacità di spesa ridotta (allo 0,1%).

Questo è derivato dalla tipologia di consumi, che hanno scontato per le prime il rincaro dei prezzi di servizi piuttosto eterogenei (servizi ricreativi, cura della persona, trasporti ecc.), mentre le famiglie meno agiate hanno subito perlopiù l'impatto della variazione dei prezzi della casa.

La situazione si ribalta considerando un periodo più ampio (dal 2005 al 2014), nel quale i prezzi al consumo delle famiglie meno agiate risultano aumentati del 22,1%, ben oltre il 18% delle famiglie più benestanti, a fronte di un indice armonizzato dei prezzi al consumo pari in media al 19,3%.

Rispetto al 2013, il peso della componente alimentare e quella dei servizi per l'abitazione cresce per tutte le categorie considerate, a fronte di una diffusa riduzione del peso della componente energetica.
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