(Teleborsa) - La
Malaysian Airline, colpita dal secondo disastro in quattro mesi, si avvia molto probabilmente verso la sua fine, come società quotata in borsa.
La corporation malese prevede di
presentare un piano di rilancio questa settimana, come fanno rilevare persone vicine alla vicenda. La principale opzione, che si starebbe già valutando, vedrebbe come acquirente il
fondo governativo malese Khazanah, per poi successivamente procedere al
"delisting".
Mentre Malaysian Air afferma che la sua principale attenzione è adesso rivolta alle vittime e alle loro famiglie, è innegabile considerare che la perdita di 537 persone e due aerei moderni della sua flotta, dallo scorso marzo, sta mettendo a dura prova la capacità del vettore malese di rimanere in attività.
Anche un mese prima dell'ultimo disastro, il fondo governativo malese Khazanah, stimava che la
compagnia aerea non era per nulla redditizia e aveva solo fondi sufficienti per durare poco meno di un anno.
"Non possono permettersi il lusso di aspettare", ha detto Mohshin Aziz, analista della banca malese Banking Bhd a Kuala Lumpur. "Non c'è mai stata una compagnia aerea che sia stata colpita da due tragedie monumentali, nello spazio di quattro mesi".
Il
volo MH17 era in viaggio verso Kuala Lumpur da Amsterdam e trasportava
298 passeggeri, equipaggio compreso, quando è stato
abbattuto sopra l'Ucraina orientale. Il disastro è avvenuto quattro mesi dopo il Malaysian Air Flight 370 scomparso con 239 persone a bordo.