(Teleborsa) - Mark Zuckerberg l'ha definita semplicemente una "buona trimestrale". In realtà, i dati finanziari presentati ieri sera da
Facebook sono qualcosa di più di una buona trimestrale. Sono quello che investitori e analisti attendevano da tempo, ossia la dimostrazione che il re dei social network è in grado di macinare ricavi pubblicitari.
E' stata proprio la crescita di questi ultimi a sostenere il bilancio svelato ieri sera. Il
secondo trimestre si è chiuso con un
utile netto di 791 milioni di euro, o 30 cent ad azione, in deciso allungo rispetto ai 333 milioni, o 13 cent ad azione, dello stesso periodo di un anno fa, mentre il
fatturato è balzato del 61% a 2,91 miliardi.
Entrambe le poste superano le attese degli analisti e il merito, come detto, è soprattutto del forte incremento dei
ricavi pubblicitari su mobile, dal quale proviene ora un terzo dei ricavi totali.
Non solo: nel periodo in esame, Facebook ha aggiunto
40 milioni di nuovi utenti, portando il totale di coloro che hanno un profilo FB a quota 1,32 miliardi (di questi, quasi 1 miliardo lo consulta via smartphone).
In conferenza stampa Zuckerberg, al di là della malcelata modestia, ha avvertito che negli anni a venire la società da lui fondata investirà molte risorse in nuovi servizi come per esempio la messaggistica privata (
nuovo Messanger e
WhatsApp)e la realtà virtuale (
Oculus), senza ricavarne molto, almeno nel breve termine.
Ma a quanto pare questa precisazione non ha intaccato l'ottimismo degli investitori. Nel dopo-Borsa statunitense i titoli
Facebook sono stati sommersi da ordini di acquisto, raggiungendo i
massimi di sempre a 75 dollari.
Sono lontani i tempi della
sfortunata IPO del 2012 dopo la quale in tanti cominciarono a dubitare sulla capacità della società più social del mondo di generare ricavi.