(Teleborsa) - E' durata il tempo di un mese l'illusione che gli italiani cominciassero a tornare nei negozi dopo lunghi anni di crisi e consumi depressi.
Dopo i
segnali positivi di aprile (che comunque sono stati rivisti al ribasso), secondo le ultime rilevazioni dell'ISTAT
a maggio l'indice destagionalizzato delle
vendite al dettaglio ha registrato una diminuzione dello 0,7% rispetto al mese precedente con un forte calo (-1,2%) della vendita di prodotti alimentari.
Il dato, oltre ad essere la maggiore flessione dall'ottobre 2012 (quando si verificò una discesa proprio dello 0,7%), disattende le stime degli analisti che avevano previsto un miglioramento dello 0,4%.
Rispetto a maggio del 2013, invece, si è registrata una variazione negativa dello 0,5%. In questo caso sia i prodotti alimentari che quelli non alimentari hanno registrato il medesimo peggioramento (-0,5% i primi, -0,6% i secondi).
Per quanto riguarda la
forma distributiva, prosegue il crollo delle vendite nelle imprese operanti su piccole superfici, mentre quelle della grande distribuzione restano invariate.
Da rilevare che il dato di aprile è stato rivisto ad un +0,1% tendenziale e a un -0,1% congiunturale.