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L'FMI taglia le stime di crescita mondiale. Stagnazione in Russia

Economia
L'FMI taglia le stime di crescita mondiale. Stagnazione in Russia
(Teleborsa) - L'economia mondiale presenta rischi al ribasso che restano una preoccupazione. Si tratta di "rischi geopolitici" legati alle tensioni in Medio Oriente che hanno fatto lievitare i prezzi del petrolio e quelli in Ucraina. Poi i "rischi finanziari" legati ad un eventuale aumento maggiore del previsto dei tassi di interesse USA a lungo termine che potrebbe mettere fine alla fase "di compressione degli spread e della volatilità".



A lanciare l'allarme è il Fondo Monetario Internazionale (FMI) secondo cui gli effetti di tali rischi si potrebbero tradurre in "una lunga fase di bassa crescita "su cui peserebbe la debole domanda nei paesi avanzati, mentre i paesi emergenti potrebbero soffrire negativi effetti dal lato dei vincoli sull'offerta e un prolungamento delle condizioni di inasprimento finanziario già presenti lo scorso anno.

Il Fondo ha rivisto così al ribasso le stime sulla crescita mondiale per il 2014 da +3,7% a +3,4%. Confermata a +4% invece la stima sul PIL 2015.

Nel World Economic Outlook, l'organismo guidato Christine Lagarde spiega che la revisione al ribasso per quest'anno riflette "sia l'eredità di un primo trimestre debole, in particolare negli Stati Uniti, sia uno scenario meno ottimistico dei mercati emergenti. Per l'FMI la crescita dovrebbe "rafforzarsi il prossimo anno".

Per l'Eurozona, il PIL è stimato in crescita dell'1,1% quest'anno, mentre nel 2015 dovrebbe registrare una espansione a +1,5% rivista all'insù da +1,4%. Secondo il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard, nell'Eurozona "serve un ventaglio di riforme strutturali" per aumentare i bassi tassi di crescita economica. All'interno dell'Eurozona, per il fondo l'Italia resta il vagone di coda per cui stima un PIL in aumento a +0,3% dal +0,6% indicato nelle previsioni precedenti. Per il 2015 è visto a +1,1%. Tra le altre tre big, la Germania si espanderà a +1,9% (nel 2015 +1,7%); la Francia a +0,7% (+1,4% il prossimo); la Spagna a +1,2% e +1,6% nel 2015.

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso anche le stime sulla crescita del PIL USA per quest'anno: da +2,8% a +1,7%. Per il 2015 la previsione è stata modificata al rialzo da +2,9% a +3%.

L'istituto di Washington ha limato le stime sulle economie emergenti. Per quest'anno prevede un'espansione a +4,6% rivista all'ingiù da +4,8% mentre per il prossimo si passa da +5,3% a +5,2%. Bel dettaglio, la Cina si manterrà sopra il 7%: +7,4% quest'anno, +7,1% nel 2015. Stagnazione in Russia con il Fondo che ha operato un significativo taglio: si scende da +1,3% a +0,2% per il 2014 e da +2,3% a +1,0% per il 2015. Sulla Russia, hanno spiegato gli esperti, peserà soprattutto "una più debole spesa degli investimenti legata alla tensioni politiche" con l'Ucraina e alle sanzioni economiche.
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