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Le bolle? Per Alan Greenspan non c'è una cura indolore

Economia
Le bolle? Per Alan Greenspan non c'è una cura indolore
(Teleborsa) - L'economista ultraottantenne Alan Greenspan, meglio conosciuto come ex Presidente della Federal Reserve, torna ad occuparsi del tema delle bolle finanziarie, un argomento a lui caro, dal momento che ha dovuto affrontare gli effetti di una delle più grandi bolle della storia, quella che ha portato alla crisi finanziaria del 2008.



Oggi più incline a sondare la predisposizione dell'animo umano, che a dimostrare teoremi di macroeconomia, Greenspan fa un bilancio del suo operato e delle sue esperienze, essendo rimasto a capo della Fed dal 1987 al 2006. Affrontando il tema ancora spinoso della crisi subprime, l'economista ha ripercorso all'indietro la strada, arrivando alla bolla degli anni 2000 ed alla sopravvalutazione delle cosiddette "dotcom" (società che operano con o su internet).

Per Greenspan le bolle sono un fatto normale, un episodio isolato dei cicli economici e fermarle è una sfida piuttosto ardua. Tanto più ardua quanto più fragile è l'economia, dato che la sua esperienza ha dimostrato che lo scoppio di "bolle finanziarie" è una naturale conseguenza di posizioni sovraesposte e dell'uso della leva oltre i limiti consentiti.

Cosa potrà fare la Fed per evitare nuove bolle e limitare l'impatto di futuri aumenti dei tassi? La "volpe" della Fed non ha dubbi: è assurdo pensare di fermare una bolla con una più stretta regolamentazione del mercato, come ipotizzato dall'attuale presidente Janet Yellen.

Quanto ai tassi di interesse, una corretta comunicazione al mercato non può certo evitare effetti negativi sulle borse, che, secondo l'esperienza di Greenspan, incessantemente si interrogano e scommettono sulle strategie. "E 'stata una battaglia, e io non sono sicuro che abbiamo sempre vinto", ha detto.

I segnali di ripresa dell'economia negli Stati Uniti sono concreti? L'ex della fed è convinto di sì, ma avverte "potrebbe essere una falsa schiarita...".
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