(Teleborsa) - L'Italia fa progressi sulla
banda larga ma resta comunque fanalino di coda nell'UE.
E' quanto emerge dal rapporto sul mercato delle tlc della
Commissione Europea secondo cui il nostro paese avanza a un ritmo inferiore rispetto a quello della media UE. Va meglio invece sul fronte della diffusione della banda larga mobile.
"Le penetrazioni della banda larga fissa tradizionale e di nuova generazione sono ancora molto al di sotto della media europea", e soprattutto l'Italia "è ultima nell'UE" per quanto riguarda la diffusione di quella da 30Mps e della copertura delle reti d'accesso di nuova generazione; "il loro progresso è più lento di quello del resto del continente europeo".
Bruxelles spiega che "la qualità delle linee di banda larga esistenti in termini di velocità sembra essere molto bassa rispetto alla media UE", con solo il 18,4% degli abbonamenti con velocità superiori a 10 Mbps contro il 66% dell'UE.
Quanto alla
banda larga mobile, a gennaio di quest'anno, ha toccato una quota di penetrazione pari al doppio del 2011 e più alta della media europea.
Male anche sul fronte di
ricavi e investimenti, in calo nel periodo 2010-2012.