(Teleborsa) - Domani l'Argentina potrebbe dichiarare un nuovo
default. E' un tango olto perciolso quello ballato in questo giorni tra il governo argentino e i rappresentanti degli hedge funds.
In assenza di una transazione tra le parti, infatti, il paese potrebbe dichiarare il secondo default della storia, domani. La data del 30 luglio è stata fissata dal giudice americano
Thomas Griesa, che si è occupato della vicenda dei fondi statunitensi dissenzienti che non avevano aderito alle offerte di ristrutturazione del debito promosse da Buenos Aires, che imponeva un taglio del valore nominale dell'investimento (haircut) del 70%.
La difficile trattativa si svolge in un momento arduo per l'economia argentina che lotta contro la recessione. La giornata di domani sarà quindi cruciale nello scongiurare un altro default dopo quello del 2001.