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Apple e l'equo compenso: cambio di strategia in arrivo?

Economia, Scienza e tecnologia
Apple e l'equo compenso: cambio di strategia in arrivo?
(Teleborsa) - Della tassa sull'equo compenso e dei malumori da essa generati si è già detto molto.
Quello che pochi conoscono, fatta eccezione per gli attivisti delle associazioni dei consumatori e per i tech-addicted, sono le reazioni dei grandi nomi della tecnologia, quelli cioè che sono o saranno costretti ad assorbire i rincari oppure a giustificare perché smartphone, tablet, PC, DVD, chiavette USB & Co. costano di più.

Qualcuno è uscito subito allo scoperto per protestare contro il ritocco all'insù della tassa dovuta alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori): Apple.

Qualche giorno fa aveva fatto scalpore la decisione della Mela Morsa di ritoccare all'insù i prezzi dei propri prodotti, decidendo di non assorbire la quota e di specificare a chiare lettere che quei 4 euro in più sull'iPhone 5S da 16 GB, per fare un esempio, sono dovuti alla tassa sul copyright.

Ieri, però, si è verificato un fatto insolito: il sito italiano del colosso di Cupertino ha annunciato un corposo taglio dei prezzi dei MacBook Pro, nonostante gli upgrade introdotti di recente.

Secondo La Stampa si tratta di una nuova strategia: Apple avrebbe deciso di assorbire i ritocchi all'insù causati dall'equo compenso partendo dai PC portatili, e presto lo farà anche con i nuovi prodotti in arrivo nei mesi a venire. Resta comunque il fatto che l'adeguamento delle tariffe SIAE, che ha messo sul piede di guerra i consumatori, preoccupa molto le aziende del settore.

Samsung, per esempio, ha dichiarato che assorbire i rincari potrebbe costarle, solo in Italia, oltre 20 milioni di euro di utili.
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