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Miss Fisco si presenta: "semplificazione e lotta alle frodi le mie priorità"

Economia
Miss Fisco si presenta: "semplificazione e lotta alle frodi le mie priorità"
(Teleborsa) - Classe 1956, una laurea in giurisprudenza e una carriera nel vasto e complicato mondo del fisco italiano. E' Rossella Orlandi, il nuovo Direttore dell'Agenzia delle Entrate nominata a metà giugno.

Da quando è stata chiamata a sostituire Attilio Befera è rimasta un po' nell'ombra, ma ieri ha fatto la sua prima apparizione ufficiale delineando i capisaldi del proprio mandato. Capisaldi che si riassumono in due punti: semplificazione fiscale e lotta alle frodi.

L'Agenzia, ha spiegato in occasione di un convegno organizzato da Confcommercio, continuerà il percorso di dialogo e confronto con i cittadini ma soprattutto di semplificazione, partendo dal 730 precompilato che, parola di Direttrice, è una "rivoluzione copernicana" perché inverte il rapporto tra amministrazione e cittadini. Sarà l'amministrazione ad arrivare a casa del contribuente con il modello precompilato. Se il cittadino lo accetterà, "avrà chiuso con i suoi doveri verso il fisco" e potrà dormire sonni tranquilli perché non sarà soggetto a controlli formali".

Se il 730 fosse modificato, comunque, i controlli passeranno in capo agli intermediari, ossia Caf e professionisti. Quanto alla lotta ai furbetti, Miss Fisco ha detto chiaramente che le frodi saranno "una priorità dell'Agenzia" e che la lotta all'evasione continuerà ad essere a 360 gradi.

Cambierà anche il rapporto fisco-imprese: se queste ultime si dimostreranno virtuose, avranno rimborsi in tempi brevi.

Non sono mancate alcune frasi che hanno prodotto forse più effetto dei capisaldi. Parlando della necessità di semplificare, la Orlandi ha ammesso: "io che sono una esperta di fisco ho perso un pomeriggio per cercare di capire cosa cavolo dovevo fare con l'IMU di casa mia".

Da chiarire la sua posizione sul rapporto Chiesa-tasse, visto che in un altro passaggio la Direttrice ha dichiarato: "In Italia sanatorie, scudi, condoni, sono pane quotidiano. Siamo un Paese a forte matrice cattolica, abituato a fare peccato e ad avere l'assoluzione".
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