(Teleborsa) -
Finale di giornata drammatico per i mercati del Vecchio Continente, condizionati dal
nuovo default dell'Argentina. Si tratta del secondo degli ultimi 12 anni, dopo che la scadenza di ieri è stata superata senza aver trovato un accordo con i creditori dissidenti.
A pesare sui listini azionari del Vecchio Continente anche l'andamento debole di Wall Street il giorno dopo il nulla di fatto della
Federal Reserve che ha lasciato il costo del denaro invariato, ma ha deciso che a, partire da agosto, ridurrà gli acquisti di obbligazioni garantite da mutui (MBS) e di titoli del Tesoro statunitensi a 25 mld di dollari al mese. Nessuna novità nemmeno sui tempi dell'exit strategy e sul del rialzo dei tassi di interesse della politica monetaria.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,339. Sessione debole per sull'
oro, che scambia con un calo dello 0,65%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 99,4 dollari per barile, in calo dello 0,87%.
Lieve peggioramento dello
Spread, che sale a 153 punti base, con un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,69%.
Tra i listini europei, prevalgono le vendite sul
Francoforte, che lascia sul tappeto una perdita dell'1,94%; tentenna
Londra, con un modesto ribasso dello 0,64%, mentre in caduta libera
Parigi, che affonda dell'1,53%.
Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il
FTSE MIB che lascia sul terreno l'1,52%.
A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,12 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.094,2 milioni di euro, pari al 54,06% rispetto ai precedenti 2,02 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,67 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,91 miliardi di azioni.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, incandescente
Cnh Industrial, che vanta un incisivo incremento del 3,75%.
In primo piano
Generali Assicurazioni, che mostra un forte aumento del 2,02%.
Banca Popolare di Milano avanza dell'1,23%.
Tra i più forti ribassi, invece, pesante
World Duty Free, che segna una importante discesa del 4,37%.
Seduta drammatica per
UnipolSai, che crolla del 3,98%.
Sensibili perdite per
Banco Popolare, in calo del 3,57%.
In apnea
Tenaris, che arretra del 3,42%.