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La manifattura europea continua la ripresa nonostante la Francia

Economia
La manifattura europea continua la ripresa nonostante la Francia
(Teleborsa) - Nonostante la maggiore contrazione in Francia, continua la ripresa manifatturiera dell'eurozona all'inizio del terzo trimestre.

L'indagine Markit PMI, di luglio, ha osservato come l'indice sul settore manifatturiero si tiene saldo al valore minimo in sette mesi di 51,8 di giugno, ciò si è verificato a causa dell'ennesima espansione in Germania e al di fuori delle due maggiori economie che è stata in parte controbilanciata dall'intensificarsi della contrazione dei manifatturieri francesi.

Nonostante ciò per il tredicesimo mese consecutivo, l'indice finale destagionalizzato Markit Eurozone Manufacturing PMI ha segnalato un miglioramento delle condizioni operative. L'Irlanda ha registrato il tasso di espansione maggiore, seguita dalla Spagna, dove il tasso di crescita registrato è risultato simile al valore record in sette anni di giugno.

I Paesi Bassi hanno osservato una modesta accelerazione del tasso di crescita, così come Germania e Austria. In Italia continua la ripresa anche se il tasso registrato ha rallentato sino a raggiungere quello più basso in otto mesi. Francia e Grecia hanno riportato contrazioni più intense, rispettivamente le maggiori in 7 e 9 mesi.

Le imprese manifatturiere dell'eurozona hanno riportato un'ulteriore crescita di produzione, nuovi ordini ed esportazioni. Nonostante ciò, i tassi di espansione sono rimasti più deboli rispetto a quelli osservati ad inizio anno.

"L'indice PMI finale del settore manifatturiero dell'eurozona di luglio ha registrato un valore leggermente al di sotto la stima flash, ciò è molto probabilmente dovuto alle crescenti preoccupazioni circa l'aggravarsi della crisi in Ucraina di fine mese" ha commentato Chris Williamson, Chief Economist presso Markit, spiegando che "continua a destare grosse preoccupazioni la situazione in Francia dove la produzione si è contratta al tasso più veloce da dicembre". Inoltre, sottolinea Williamson "è scoraggiante osservare il ritorno alla contrazione in Grecia così come il rallentamento della crescita in Spagna e Italia. Alcuni segnali incoraggianti arrivano dalla crescita in Germania, Paesi Bassi e Austria anche se, pure in questi paesi, si è trattato di tassi purtroppo leggeri".
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