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Russia, la nuova Guerra Fredda a colpi di sanzioni

Politica
Russia, la nuova Guerra Fredda a colpi di sanzioni
(Teleborsa) - Il mondo è con il "naso all'insù", per vedere se le sanzioni americane ed europee irrogate alla Russia per la ben nota questione ucraina, inaugureranno una nuova Guerra Fredda tra le due ex super potenze, oppure porteranno ad un ferreo controllo dei capitali in Russia, dopo importanti "deregulations" e smantellamenti di reti di controllo, progettate appena otto anni fa.



Il governo del presidente Vladimir Putin aveva di fatto "rottamato" il controlli sui capitali nel 2006, facendo della Russia la più grande economia emergente e consentire flussi illimitati di denaro attraverso le frontiere.

L'aggravarsi del conflitto ucraino ha di fatto indebolito il rublo e questo potrebbe, in prima battuta erodere le riserve russe di almeno 100 miliardi di dollari, secondo uno staff di consiglieri economici del governo di Mosca. "Tornare al controllo dei capitali in Russia è più di una decisione politica la banca centrale di Russia", ha detto Mikhail Khromov, esperto ricercatore presso Gaidar Institute di Mosca. "Potrebbe essere la risposta della Russia alle sanzioni occidentali."

L'abolizione dei controlli sui capitali è stata una pietra miliare del secondo mandato presidenziale di Putin. Riattivarla adesso vorrebbe dire fare passo indietro verso l'economia di stampo sovietico, in gran parte blindata ai mercati internazionali.
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