(Teleborsa) - Si è tenuta ieri a Tobruk e non a Tripoli, per ovvi motivi di sicurezza, la
prima riunione del parlamento libico uscito dalle elezioni del 25 giungo scorso. In tal senso una dichiarazione congiunta dei governi di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, ha espresso vive congratulazioni per l’importante appuntamento istituzionale e per l’inizio dei lavori del nuovo governo.
"Questa sessione del Parlamento é un progresso importante nella direzione di un rilancio della transizione democratica e del ripristino della legalità e dell’ordine pubblico nel paese", si legge nel comunicato, "facciamo appello al Parlamento perché sia inclusivo e pienamente rappresentativo nella condotta dei suoi lavori".
Il nuovo presidente della più alta istituzione della Libia del dopo-Gheddafi è
Ageela Salah Issa Gwaider, che si è insediato alla presenza di 158 deputati sui 188 eletti.
Intanto le istituzioni libiche, oltre a fronteggiare le derive violente interne che hanno spaccato il paese, deve fronteggiare l’emergenza che vede la fuga di egiziani dalla Libia, verso la Tunisia, attraverso il più sicuro confine occidentale.
Il Cairo ha organizzato un ponte aereo che conta di riportare in patria circa 2.000 persone al giorno, per far fronte all’esodo di egiziani che vogliono lasciare la
Libia scossa dai conflitti tra fazioni, senza passare dal confine orientale, troppo insicuro e dirigersi allo scalo di Djerba, base del ponte aereo.