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Crisi ucraina, Grecia la prima vittima delle contro-ritorsioni

Economia
Crisi ucraina, Grecia la prima vittima delle contro-ritorsioni
(Teleborsa) - Le speranze di uscita della Grecia, a breve, dalla sua più profonda recessione nell'ultimo mezzo secolo, potrebbero scivolare in avanti dopo che la Russia ha vietato le importazioni alimentari dall'Unione europea, in ritorsione alle sanzioni derivanti dall'insurrezione in Ucraina.



"Il costo totale stimato delle contro-sanzioni russe, può sembrare tollerabile per l'economia greca, ma l'impatto potrebbe invece essere molto più dannoso per settori come il turismo o l'agricoltura, nel bel mezzo di una fragilità economica in lenta ripresa". Lo ha detto Thanos Dokos, direttore generale della Fondazione Ellenica per la politica europea ed estera che aggiunge:" si pongono degli interrogativi anche sugli approvvigionamenti energetici del prossimo autunno-inverno".

La Russia è il più grande partner commerciale della Grecia, con valore degli scambi commerciali tra i due Paesi che ha raggiunto oltre nove miliardi di Euro nel 2013, superando i flussi commerciali tra la Grecia e la Germania.

Il recente deprezzamento del rublo, per la situazione in Ucraina, può significare per la Grecia vedere un calo di 200.000 turisti russi, già da quest'anno, rispetto a quanto previsto, come fa rilevare Senofonte Petropoulos, direttore delle comunicazioni presso l'Associazione del Turismo greco, nota anche come SETE.

Ciò potrebbe significare un potenziale colpo di 300 milioni di euro in meno, alla più grande industria della Grecia, il turismo, sulla base di stime preliminari.
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