(Teleborsa) -
A poche ore dalla fine di una traballante tregua, tra Israele ed Hamas, è ripreso il
lancio di razzi dalla striscia di Gaza verso il territorio israeliano. Questo ha scatenato la
reazione dell’esercito di Tel Aviv in tutto il territorio controllato da Hamas e il definitivo abbandono dei negoziati al Cairo, da parte israeliana.
Nessun gruppo a Gaza si è preso la responsabilità per la rottura della tregua e gli attacchi di oggi.
L'esercito ha detto che almeno sei razzi sono caduti vicino alle città meridionali di Beersheba, Ashdod e Netivot, senza però causare lesioni a persone o danni alle abitazioni civili.
Altri due razzi sono stati intercettati dalla difesa anti-missile israeliana, "Iron dome". Di contro, almeno 14 obiettivi a Gaza sono stati colpiti nei raid aerei israeliani, come riportano i media palestinesi e testimoni oculari.
Hamas, il gruppo islamista che controlla Gaza, ha negato di aver interrotto la tregua e attaccato Israele e ha dichiarato di "non essere a conoscenza del lancio di razzi dal territorio della Striscia di Gaza", secondo il portavoce
Sami Abu Zuhri, che ha poi accusato Israele di una "escalation di violenza, con lo scopo di rovesciare i negoziati del Cairo".
Il portavoce del governo israeliano,
Mark Regev, ha definito il lancio di razzi "un grave e diretto atto di violazione del cessate il fuoco, verso cui Hamas si era impegnato".
Gli Stati Uniti hanno condannato gli attacchi, dicendosi molto preoccupati per le violazioni al cessate il fuoco, come riferisce un portavoce del Dipartimento di Stato Usa.