(Teleborsa) - L’antefatto è che l’
Argentina ha proposto una legge interna, i cui effetti quando verrà approvata, permetteranno di eludere una sentenza della Corte federale degli Stati Uniti emessa dal Gudice Griesa per normalizzare le relazioni tra Argentina e investitori stranieri.
Il fatto è che, per questo motivo, gli operatori internazionali prevedono una seconda forte svalutazione per quest’anno.
Il Peso argentino è affondato dell’1,3%, questa settimana, a 8,3932 per ogni dollaro Usa; il più grande calo da quando il governo ha svalutato la moneta del 15% lo scorso 24 gennaio, la peggior settimana per il peso argentino dal 2001.
Gli argentini chiedono una valuta più forte dopo che il governo ha proposto lo scambio di obbligazioni estere con nuovi titoli sovrani argentini.
Questo significa che, così facendo, è meno probabile che il presidente Cristina
Fernandez de Kirchner negozierà un accordo con i creditori, visto che una sentenza di un tribunale straniero, ha impedito al paese sudamericano di adempiere ai suoi obblighi verso un certo numero di investitori stranieri.
Il vice ministro dell'economia argentina,
Emanuel Alvarez Agis, ha respinto l'idea che il paese si stia dirigendo verso un'altra svalutazione.
argentina
"Noi non applicheremo un programma di svalutazione del peso argentino" ha detto Alvarez Agis, in un'intervista radiofonica. "Il tasso di cambio deve essere abbastanza competitivo per beneficiare delle economie regionali, ma non così in alto da rendere le importazioni troppo costose".