(Teleborsa) - L'Argentina si prepara con una legge a contravvenire al pronunciamento di una sentenza USA, che obbliga il Paese a risarcire prima i detentori dei "vecchi" tango bond non aderenti alla ristrutturazione del 2001, poi a quelli che hanno accettato lo scambio con pesanti perdite.
La decisione è stata presa dal giudice di Manhattan Thomas Griesa ed ha di fatto aperto un default tecnico del Paese sudamericano a fine luglio.
Per tutta risposta, il Presidente dell'Argentina Christina Kirchner ha "aggirato l'ostacolo", decidendo di depositare i rimborsi correnti dei bond in una cassa argentina piuttosto che in una banca americana.
Ebbene,
ieri sera a New York si è disputato l'ultimo round dell'incontro, con il giudice Griesa che ha "rimbeccato" Buenos Aires, affermando che ha violato la sentenza pronunciata dalla Corte USA.
Il governo argentino, però, non è rimasto a lungo in silenzio. Il capo del gabinetto, Jorge Capitanich, ha definito le parole di Griesa "infelici e scorrette" ed ha accusato la Corte americana di aver assunto un atteggiamento "imperialista".