(Teleborsa) -
Giornata drammatica per Piazza Affari, che scambia in pesante ribasso, assieme agli altri Eurolistini, mentre l'andamento dei
Futures USA preannuncia una partenza debole per Wall Street.
Giornata interamente improntata sui temi dell'economia, specie in Italia, dove il
commercio resta in apnea. Brutte notizie arrivano anche dall'Ue, dove aumentano i rischi deflazione, come confermato dai
dati sui prezzi in Spagna, mentre si attende l'inflazione in Germania.
A zavorrare le borse anche la questione Ucraina che ha riportato una escalation, dopo che Kiev ha accusato Mosca di aver assediato il Paese. La denuncia ha messo fine a colloqui diplomatici poco costruttivi.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia a 1,319. Sale lo
Spread, attestandosi a 154 punti base, con un incremento di 7 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,42%, nonostante l'
asta del Tesoro abbia fatto sold-out con rendimenti sui minimi storici.
Tra gli indici di Eurolandia, spicca la prestazione negativa di
Francoforte, che scende dell'1,27%, giornata fiacca per
Londra, che mostra un calo dello 0,43%, mentre resta debole
Parigi con un -0,7%.
A picco Piazza Affari, con il
FTSE MIB che accusa un ribasso dell'1,51%.
In questa pessima giornata per la Borsa di Milano, nessuna Blue Chip ha messo a segno una performance positiva.
Vendite a piene mani sui bancari con
UBI Banca che soffre un decremento del 3,38%,
Banco Popolare del 3,24% ed
Intesa Sanpaolo del 2,40%.
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Prevalgono le vendite su
Buzzi Unicem, che lascia sul tappeto una perdita del 2,74%.
In primo piano resta
Telecom Italia, in attesa che la francese
Vivendi si pronunci sulla vendita della controllata brasiliana GVT, per la quale sono arrivate le offerte concorrenti della compagnia italiana e di
Telefonica, che ha rilanciato a 7,45 miliardi.
Deboli anche
Enel ed
Eni con cali dell'1-2%, nonostante la notizia dell'avvio della privatizzazione di una quota.