(Teleborsa) -
Seduta nera per Piazza Affari, che chiude gli scambi in netto calo, in accordo con gli altri Listini continentali, che però accusano perdite un po' meno consistenti. Nel frattempo, a Wall Street si rileva un andamento negativo per l'
indice S&P-500.
A zavorrare le borse soprattutto la
crisi Ucraina, dopo che Kiev ha accusato Mosca di aver assediato il Paese. La denuncia ha messo fine a colloqui diplomatici poco costruttivi.
Notizie contrastanti dal fronte macro: in USA il
PIL del 2° trimestre è stato rivisto al rialzo mentre in Italia il
commercio resta in apnea. Brutte notizie arrivano anche dall'UE, dove aumentano i rischi deflazione, come confermato dai
dati sui prezzi in Spagna, mentre l'
inflazione in Germania resta sui minimi degli ultimi quattro anni.
Stabile l'
Euro / Dollaro USA mentre l'
oro avanza a 1.290 dollari l'oncia e il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) guadagna lo 0,53%.
Sale molto lo
Spread, raggiungendo 157 punti base, con un deciso aumento di 10 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,45%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, sotto pressione
Francoforte, che accusa un calo dell'1,12%, tiene
Londra che cede lo 0,36%, mentre
Parigi registra una flessione dello 0,66%.
Pioggia di vendite sul listino milanese, che termina con una pesante flessione del 2,03%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata lunedì scorso; giornata da dimenticare per il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 21.615 punti, ritracciando dell'1,88%. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,68%), come il FTSE Italia Star (-0,7%).
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,30 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,15 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 1,03 miliardi di azioni, rispetto ai 0,95 miliardi precedenti.
Tra i 215 titoli scambiati sul listino milanese, 50 azioni hanno chiuso la seduta odierna in rialzo, mentre 153 hanno portato a casa una flessione. Poco variate le restanti 12 azioni.
Si distinguono a Piazza Affari i settori
Telecomunicazioni, con un +1,29% sul precedente e
Immobiliari (+0,80%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori
Banche (-3,27%),
Vendite al dettaglio (-2,54%) e
Costruzioni, che ha riportato una flessione di 2,39%.
Unica tra le Blue Chip di Piazza Affari a riportare un sensibile risultato,
Telecom Italia, con un discreto guadagno dell'1,33% nonostante
Vivendi abbia scelto
Telefonica per la brasiliana GVT. Si specula ora sulla cessione di Tim Brasil.
Tra i più forti ribassi, invece, pessima performance per
Banco Popolare, che registra un ribasso del 4,95%.
Prevalgono le vendite su
UBI Banca, che lascia sul tappeto una perdita del 4,11%.
In caduta libera
Buzzi Unicem, che affonda del 3,82%.
Pesante
World Duty Free, che segna una discesa di ben del 3,41 punti percentuali.