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E PIL fu: in recessione!

Economia, Macroeconomia
E PIL fu: in recessione!
(Teleborsa) - L'ultimo dato di oggi sul PIL del 2° trimestre non lascia dubbi, l'Italia è tecnicamente in recessione, avendo riportato due cadute consecutive del prodotto interno lordo, in barba al temporaneo "risveglio" di fine 2013.



Secondo i dati dell'Istat, il PIL è diminuito dello 0,2% sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2013. Il dato conferma la stima preliminare ed anche le attese, sebbene la variazione tendenziale sia poco meno pronunciata del consensus. La variazione acquisita per il 2014 è ora pari a -0,2%.

Rispetto al primo precedente, i consumi finali nazionali hanno registrato una variazione nulla, sintesi di una crescita dello 0,1% della spesa delle famiglie e di un calo dello 0,1% della spesa della Pubblica Amministrazione, mentre gli investimenti sono diminuiti dello 0,9%. Le importazioni sono aumentate dell’1%, mentre le esportazioni restano al palo (+0,1%).

Al calo del PIL hanno contribuito tutti i settori, dall’agricoltura (-0,8%) all’industria (-0,5, ai servizi (-0,1%). Nel confronto con il 2013, invece, il valore aggiunto è aumentato dello 0,4% nell’agricoltura e dello 0,1% nei servizi, mentre ha registrato un calo nell’industria in senso stretto (-0,7%) e nelle costruzioni (-2,1%).

Questi dati non sorprendono certamente gli esperti, che già preannunciavano una mancata ripresa ed una ricaduta in recessione, "triple dip" detto all'americana. In fondo, gli indicatori emersi negli ultimi giorni, dall'adamento del commercio al dettaglio alla deflazione - non preannunciavano niente di buono.
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