(Teleborsa) -
Apple e
Google a caccia di giovani
nerd, termine inglese con il quale si indicano gli individui dotati di una certa predisposizione per la scienza e la tecnologia ed al contempo tendenzialmente solitari e con una più o meno ridotta propensione alla socializzazione.
La vera notizia sta però nel fatto che la ricerca di geni viene fatta da entrambe le aziende della Silicon Valley addirittura tra i banchi delle scuole medie. Si tratta di veri e propri
enfant prodige, dodicenni e tredicenni già famosi per i propri brevetti e per le loro app sugli smartphone.
Entrambe le società hanno abbassato l'età minima dei partecipanti alle conferenze per gli sviluppatori, a 13 anni per Apple e a 11 anni per Google.
I ventenni se ne guardino bene dal sottovalutare questi ragazzini, basti sapere che la metà delle borse di studio per partecipare gratis alle conferenze tecniche di Apple sono state vinte da minorenni.