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Iraq, i curdi tra le alleanze "liquide" medio orientali

Politica
Iraq, i curdi tra le alleanze "liquide" medio orientali
(Teleborsa) - Dopo aver combattuto l'esercito turco per decenni, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan sta ora affrontando un nemico "condiviso" dal suo ex nemico, rafforzando la mano del gruppo in trattative per una soluzione politica.

I combattenti legati al noto gruppo armato PKK, stanno infatti combattendo lo Stato Islamico in Iraq e Siria, come riportano funzionari dei media turchi e curdi. Il PKK, bollato come un'organizzazione terroristica da Turchia, Stati Uniti e Unione europea, è anche in trattative con il governo di Ankara per porre fine ad una lotta armata indipendentista che dura da oltre 30 anni.

I curdi, che governano una regione semi-autonoma nel nord dell'Iraq, stanno ora ricevendo degli Stati Uniti e dall’Europa, le armi necessarie per contrastare l’avanzata territoriale dello Stato Islamico. Nello stesso tempo, gruppi curdi siriani legati al PKK si sono uniti alla battaglia e sono stati accreditati per aver dato l’aiuto maggiore nel salvataggio degli Yezidi, gruppo etnico della regione, cacciati dalle loro case e minacciati di genocidio dall’Isis.

"Il ruolo di protagonista del PKK, può divenire determinante può conquistare la legittimazione sulla scena internazionale e pesare di più nei colloqui di pace con la Turchia", ha detto Nihat Ali Ozcan, analista presso la Fondazione "Economic Policy Research" di Ankara.

Sull'altro fronte dei colloqui, un governo turco che si vede minacciato dallo Stato Islamico, potrebbe anche considerare maggiori concessioni ai curdi.

Il presidente Erdogan ha promesso di portare avanti il processo di pace curdo con maggiore determinazione, da quando ha assunto la guida della Turchia come capo di stato, dopo 11 anni vissuti come primo ministro.
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