(Teleborsa) - La situazione si fa sempre più tesa ad Est dell'Europa, dove
l'invasione russa in Ucraina ha sollecitato una risposta della
NATO, che si sta preparando a proteggere le frontiere. Una mossa che non è andata giù al Cremlino, che risponde con una minaccia, accettando la sfida sul piano militare ed evocando lo spettro di un conflitto di più ampia portata.
La NATO, dopo l'ultima irruzione russa sul territorio ucraino, ha deciso di
approntare un contingente di 4 mila uomini, in grado di schierarsi nel giro di
48 ore per proteggere le frontiere dei paesi aderenti al Patto Nord-Atlantico. Sono così iniziate le
esercitazioni dell'operazione "Steadfast Javelin II" in un'area compresa fra la Polonia, la Germania ed i paesi baltici. Alle esercitazioni, che si concluderanno lunedì prossimo, sono
presenti anche gli italiani.
Nel frattempo,
Mosca ha "raccolto il guanto", annunciando che adatterà la sua
strategia militare alle nuove minacce che incombono sui suoi confini. Il vice del Consiglio di sicurezza russo,
Mikhail Popov, ha accusato gli Stati Uniti e la NATO di aver prodotto un deterioramento delle relazioni diplomatiche con la Russia.
Intanto, da più parti
si paventa lo spettro di un conflitto di portata mondiale, a fronte del deteriorarsi degli sforzi diplomatici. Dopo Kiev, ora è la Polonia a lanciare l'allarme su un possibile
conflitto nucleare, se dovessero vanificarsi gli sforzi del processo di pace portato avanti dall'UE.
C'è grande attesa per il vertice NATO in Galles, la prossima settimana, ma
il Presidente Barack Obama ha raggiunto oggi l'Estonia per fare il punto della situazione sulla crisi dell'Est.