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Tre pretendenti in vista per l'Ilva. Scemano le tensioni sindacali

Economia
Tre pretendenti in vista per l'Ilva. Scemano le tensioni sindacali
(Teleborsa) - Scemano le tensioni sindacali all'Ilva di Genova, in vista di un futuro più roseo e del pagamento degli stipendi ai dipendenti, dopo il prestito ponte concesso dalle cinque banche coinvolte nel processo di ristrutturazione e l'attesa per la formalizzazione dei pretendenti.



A questo proposito, il commissario straordinario Piero Gnudi, negando di sentirsi "completamente tranquillo", ha affermato che ora si possono portare avanti le trattative per chi gestirà la più importante acciaieria italiana.

Per l'Ilva vi sarebbero ben tre pretendenti, stando a quanto dichiarato da Gnudi, mentre le indiscrezioni avanzate da La Repubblica vedono in campo la francese Arcelor Mittal, il gruppo indiano Jindal e l'araba Emirates. Con questi soggetti si potrà ora avviare la "due diligence", in attesa che si concretizzi una possibile offerta per la fine dell'anno.

Intanto, sono scemate le tensioni sul fronte sindacale, giacché la prima tranche del prestito ponte ha consentito all'azienda di poter pagare gli stipendi ed i premi.

Ora l'attenzione passa sulle offerte delle aziende interessate all'acciaieria italiana, che necessita di investimenti stimati in 3 miliardi, considerando i costi di rilancio, ammodernamento e l'attuazione dell'AIA (autorizzazione ambientale). Motivo per cui nessuna azienda italiana ha potuto gareggiare.
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