(Teleborsa) -
Bilancio negativo per le principali borse europee. Anche la borsa di Milano si adegua alla debolezza del Vecchio Continente.
I mercati partiti già cauti stamani risentono anche delle vicende internazionali con Obama pronto a
dichiarare guerra all'Isis in Iraq e in Siria. Intanto anche sul fronte europeo la questione ucraina sta togliendo il sonno ai leader europei che stanno discutendo per concordare una linea comune
sull'inasprimento delle sanzioni contro la Russia.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a 0%. Seduta in frazionale ribasso per l'
oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,66%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 90,66 dollari per barile.
Sulla parità lo
Spread, che rimane a quota 141 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,41%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte è stabile, riportando un misero -0,07%, sotto tono
Londra, che chiude con un -0,36%, mentre tentenna
Parigi, che cede lo 0,31%.
In rosso, Piazza Affari, che continua la sessione con il
FTSE MIB che si ferma a 21.108 punti; sulla stessa linea, resta piatto il
FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 22.333 punti. Sui livelli della vigilia il
FTSE Italia Mid Cap (+0,12%); in moderato rialzo il
FTSE Italia Star (+0,36%).
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In Italia è arrivata l'ennesima bacchettata da parte della BCE che ha sentenziato che il Paese
rischia di non rispettare il target deficit/PIL. Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in evidenza
Mediaset, che mostra un incremento del 2%. Il titolo risale le china dopo che ieri è stato penalizzato dai rumors secondo i quali
Vivendi starebbe valutando l'acquisto dell'11,1% di Mediaset Premium in mano a Telefonica.
In luce
Moncler, con un ampio progresso dell'1,76%.
Andamento positivo per
Tenaris, che avanza di un discreto +1,75%.
Tra le banche in rosso, spicca il vasntaggio di
UBI Banca.
Tra i più forti ribassi, invece,
ENI scende dell'1,85%.
penalizzata dalle vicende giudiziarie che vedono Descalzi e Scaroni indagati per corruzione internazionale
Andamento positivo per
Fiat, che avanza di un discreto dopo le
grandi novità in casa Ferrari.