(Teleborsa) -
Piazza Affari chiude la seduta sui valori della vigilia, in linea con i principali mercati di Eurolandia.
La giornata del Vecchio Continente è stata improntata all'insegna della cautela con l'attenzione degli investitori sempre più catturata dal
referendum per l'indipendenza della Scozia. Sullo sfondo resta la questione
Ucraina: sono valide da oggi le sanzioni imposte dall'UE alla Russia.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,295. Sessione debole per sull'
oro, che scambia con un calo dello 0,59%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,27%.
Lo
Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco resta stabile, mantenendosi su 142 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,47%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, discesa modesta per
Francoforte, che cede un piccolo -0,41%, incolore
Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, mentre senza slancio
Parigi, che chiude con un +0,02%.
A Milano, il
FTSE MIB è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 21.071 punti; sulla stessa linea, incolore il
FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 22.306 punti, sui livelli della vigilia. Guadagni frazionali per il
FTSE Italia Mid Cap (+0,24%), come il FTSE Italia Star (0,5%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, decolla
World Duty Free, con un importante progresso del 3,04%.
In evidenza
Banca Mps, che chiude con un forte incremento del 2,87%
, dopo che i consiglieri Marco Turchi e Paola Demartini hanno offerto la loro disponibilità a rassegnare le dimissioni.
Svetta
STMicroelectronics che segna un importante progresso del 2,17%.
Bene
Buzzi Unicem, con una marcata risalita del 2,08%
Tra i più forti ribassi, invece, bilancio decisamente negativo per
Pirelli, che soffre un calo dell'1,43%.
Sotto pressione
Fiat, che accusa un calo dell'1,19%.
Vendite su
Cnh Industrial, che registra un ribasso dell'1,27%.
Seduta negativa per
A2A, che chiude gli scambi con una perdita dell'1,25%.
Debole
Telecom Italia, che registra una flessione dello 0,59%.
Frazionali ribassi anche per
Eni, dopo che sono emersi
nuovi particolari dall'inchiesta di presunta corruzione internazionale nei confronti dei vertici del gruppo petrolifero.