(Teleborsa) - Le fluttazioni dei
prezzi reali delle case hanno un forte impatto sulla ricchezza netta delle famiglie e sulla loro propensione alla spesa. A sostenerlo la
Banca di Regolamenti Internazionali (BRI) in un report sull'andamento dei prezzi reali delle case, aggiungendo che il "valore delle case rappresenta la garanzia associata ai mutui, mutui che, solo nelle economie avanzate, sono pari a 24mila miliardi di dollari".
Guardando l'ultimo anno che va dal secondo trimestre del 2013 al secondo trimestre del 2014, si è osservato un andamento divergente dei prezzi reali delle case nelle economie avanzate.
In particolare i prezzi reali delle abitazioni sono aumentati negli Stati Uniti del 9,5%, in Australia del 7,7%, in Canada del 7% e in Gran Bretagna del 6%. Da segnalare poi il recupero dell'Irlanda, dove i prezzi reali delle abitazioni sono saliti del 7,2% e in Islanda del 6,4%.
Male la periferia dell'
EurozonaCase più costose in Australia e nei paesi emergenti, lo rileva la BRI (TLB) - Roma, 17 set - Le fluttazioni dei prezzi reali delle case hanno un forte impatto sulla ricchezza netta delle famiglie e sulla loro propensione alla spesa. A sostenerlo la Banca di Regolamenti Internazionali (BRI) in un report sull'andamento dei prezzi reali delle case, aggiungendo che il "valore delle case rappresenta la garanzia associata ai mutui, mutui che, solo nelle economie avanzate, sono pari a 24mila miliardi di dollari".
Guardando l'ultimo anno che va dal secondo trimestre del 2013 al secondo trimestre del 2014, si è osservato un andamento divergente dei prezzi reali delle case nelle economie avanzate.
In particolare i prezzi reali delle abitazioni sono aumentati negli Stati Uniti del 9,5%, in Australia del 7,7%, in Canada del 7% e in Gran Bretagna del 6%. Da segnalare poi il recupero dell'Irlanda, dove i prezzi reali delle abitazioni sono saliti del 7,2% e in Islanda del 6,4%.
Male la periferia dell'Eurozona, con la Grecia che ha registrato una caduta dei prezzi reali pari a -6%, seguita dall'Italia -5%, Spagna -3,8% e Portogallo -1,2%.
Tassi di crescita a doppia cifra nelle economie emergenti, come in Cina +13% e Filippine +13%.
In Giappone, invece, si registra una flessione pari a -2,2%.