(Teleborsa) -
Mediobanca è sulla buona strada per un recupero di redditività, come delineato dal piano triennale, che punta anche a produrre una remunerazione per gli azionisti, testimoniata dal ritorno del dividendo.
La banca, che ha deciso di focalizzarsi su settori core e su attività a basso assorbimento di capitale, chiude l'esercizio 2013/2014 con un utile di 465 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 176 milioni del 2013. Il ROE si attesta al 6%.
I ricavi sono aumentati del 12% a 1,82 miliardi di euro, mentre il risultato operativo è balzato del 17% a 1,03 miliardi. In crescita il margine di interesse (+6%), le commissioni (+3%) e l’apporto delle Assicurazioni Generali (il contributo è passato da 17 milioni a 261 milioni).
Nel trimestre è proseguita l'attività di cessione di asset non core, prevista dal piano, per un valore 840 milioni, che ha generato plusvalenze per 240 milioni.
Indici di patrimonializzazione rafforzati per Piazzetta Cuccia, anche per effetto di azioni di capital management, che hanno consentito al gruppo di raggiungere un Common Equity Ratio dell'11,1% ed un Total Capital Ratio del 13,8%.
Come atteso, c'è un ritorno del dividendo, dopo tempi di magra: il Consiglio proporrà l’assegnazione di un dividendo lordo unitario di 0,15 euro, in linea con le attese del mercato che variavano da 0,12 euro a 0,18 euro.