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La prima maxi asta "TLTRO" della BCE non fa molti proseliti

Economia
La prima maxi asta "TLTRO" della BCE non fa molti proseliti
(Teleborsa) - Non entusiasmano le maxi aste della BCE, almeno non il settore bancario, che ha partecipato senza troppo slancio all'ultima TLTRO, acronimo che sta per targeted longer term refinancing operation. Si tratta delle famose aste a 4 anni usate dalla BCE per rilanciare l'economia reale, mediante prestito alle banche di somme condizionate alla concessione di prestiti a famiglie e imprese.

Nell'asta odierna (la prossima è prevista per l'11% dicembre) le banche dell'Eurozona hanno chiesto 82,6 miliardi di euro, una somma che si rivela ben al di sotto delle attese degli operatori di mercato, che stimavano un importo di 130-150 miliardi di euro.

L'operazione di dicembre, invece, dovrebbe riguardare altri 200 miliardi, ma il Presidente della BCE Mario Draghi ha offerto il sostegno per finanziamenti sino ad un importo di 1.000 miliardi di euro, nell'ambito di ben otto operazioni che saranno condotte fra settembre 2014 e giugno 2016.

Quante banche hanno partecipato? In ambito europeo sono arrivate richieste da 255 operatori su una platea di 382 soggetti autorizzati a partecipare, rappresentativi di 1.372 banche. Il quantitativo richiesto, come preannunciato, non poteva superare il 7% dei prestiti totali erogati dalla banca.

Dalle banche italiane abilitate a partecipare era attesa una domanda di circa 37 miliardi di euro, importo definito "realistico" dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Secondo quanto anticipato da un portavoce, Unicredit avrebbe domandato 7,75 miliardi, leggermente sopra i 7,5 miliardi attesi dal mercato, su un importo che potrebbe arrivare al massimo a 12 miliardi con l'asta di dicembre.

In base alle previsioni degli analisti, dalle altre banche tricolore era attesa una domanda di circa 6 miliardi per Intesa Sanpaolo, 2 miliardi per Banca Popolare Emilia Romagna, 1,9 miliardi per Banco Popolare, 700 milioni per Mediobanca, CreVal e Credem, e nessuna richiesta da Banca Popolare di Milano e UBI Banca.
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