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Netanyahu parla all'ONU, ma l'Assemblea sembra non sentire

Politica
Netanyahu parla all'ONU, ma l'Assemblea sembra non sentire
(Teleborsa) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu esorterà i leader mondiali a mantenere alta la pressione sull'Iran per il suo programma nucleare, anche in un periodo difficile come quello attuale, in cui tutti gli stati sovrani dell’area medio orientale stanno affrontando congiuntamente la minaccia dei militanti dello Stato Islamico, in Iraq e Siria.

Netanyahu, rivolgendosi oggi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), ha ribadito ciò che disse lo scorso 22 settembre in modo beffardo agli "stimati commentatori dell’Occidente" e cioè che "le grandi potenze hanno bisogno di facilitare le cose all’Iran sul suo programma nucleare, perché deve combattere lo Stato islamico".

Due anni fa, Netanyahu, propose un cartone animato "al vetriolo" in un forum di discussione sulla costruzione della bomba nucleare in Iran.

Con gli sforzi coordinati dagli USA per sconfiggere la minaccia della Stato Islamico, il messaggio di Netanyahu, questa volta rischia di passare in secondo piano alla sessione dell'Assemblea Generale dell’ONU.

"Netanyahu questa volta ha un grosso limite, perché il problema principale in questa Assemblea generale delle Nazioni Unite è lo Stato islamico, e il problema Iran questa volta non sembra così importante", ha detto Eytan Gilboa, professore di scienze politiche all'Università Bar-Ilan University, a Tel Aviv. "Come nelle precedenti Assemblee Generali, Netanyahu avrà la parola per trasmettere il suo messaggio, ma senza pubblico interessato ad ascoltare".

Gli sforzi diplomatici di Netanyahu alle Nazioni Unite, saranno anche offuscati da nuovi attriti con i palestinesi. Durante il fine settimana, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto alle Nazioni Unite di fissare un calendario per la creazione di uno Stato palestinese e ha accusato Israele di perpetrare un "genocidio" a Gaza, cosa che Netanyahu ha classificato come "calunnie e bugie".
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