(Teleborsa) - La deflazione è un rischio "significativo e crescente" per l'Eurozona. Ad affermarlo
Fitch nel Global Economic Outlook pubblicato oggi, sostenendo che l'inflazione resterà bassa (0,5% nel 2014, 1% nel 2015 e 1,3% nel 2016, ben lontano dal target della Banca Centrale europea fissato attorno al 2% nel medio termine) e che una "
deflazione protratta verrà evitata".
L'agenzia di rating crede che probabilmente la Banca Centrale europea, così come quella giapponese, manterrà invariati i tassi di interesse "fino almeno al 2016".
Riviste al ribasso le
stime di crescita dell'economia UE, con un PIL visto in aumento dello 0,9% quest'anno, dell'1,3% il prossimo e dell'1,5% nel 2015. Secondo Fitch il PIL "è ristagnato nel secondo trimestre del 2014 dopo quattro trimestri di crescita insipida, dovuta soprattutto da un forte rallentamento della Germania".
Tagliate anche le
stime di crescita globali, al +2,6% quest'anno, +3% nel 2015 e +3,1% nel 2016.
Non ci resta che attendere una settimana per confrontare queste previsioni con quelle del
World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale.