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Parigi punta i piedi contro l'austerity, ma la Merkel non ci sta

Economia
Parigi punta i piedi contro l'austerity, ma la Merkel non ci sta
(Teleborsa) - Parigi in rotta con Berlino e con Bruxelles.



Il governo francese punta e piedi e annuncia di non voler mettere in atto nuove misure di austerità ,
"La situazione politica economica non sta cambiando, ma il deficit sarà ridotto più lentamente del previsto a causa delle circostanze economiche", ha dichiarato, Sapin che ha spiegato che le previsioni "non sono quelle di qualche mese fa". Sui conti pubblici, la Francia "si è assunta le proprie responsabilità", ha detto Sapin ora tocca all' UE "assumersi" le proprie di fronte alla crisi che non molla la presa con la crescita che latita e il rischio deflazione dietro l'angolo.

Le dichiarazioni del Ministro francese, sono arrivate durante la conferenza stampa per la presentazione della legge di bilancio 2015, dove Sapin ha elogiato la BCE dicendo che ha fatto la sua parte, mentre si rivolto in particolare a quei Paesi in surplus.
"Nessun ulteriore sforzo sarà richiesto alla Francia", ha spiegato il comunicato che accompagna i numeri della legge di bilancio, "perché il governo - assumendosi la responsabilità di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese - respinge l'austerità"

Non sono tardate le risposte di Berlino e di Bruxelles. "Non siamo ancora al punto in cui si possa dire che la crisi è alle nostre spalle", ha dichiarato il cancelliere tedesco, Angela Merkel. "I Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere", ha aggiunto, ricordando che il patto di stabilità e crescita "si chiama così perché non può esserci crescita sostenibile senza finanze solide".

Bruxelles, da parte sua, tramite il portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari, Simon O' Connor, ha ricordato a Parigi che gli Stati europei "devono rispettare le raccomandazioni specifiche per Paese" che sono state approvate dal Consiglio UE".
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