(Teleborsa) -
Seduta no per la Borsa di Milano, che ha fatto molto peggio degli altri mercati europei, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo. A pesare sui listini azionari, i timori per la
situazione economica del Vecchio Continente e per
Atene. Nonostante le
parole rassicuranti giunte dall'Unione europea sulle prospettive della Grecia al termine del piano di aiuti internazionali.
Una piccola risalita dai minimi intraday si è registrata quando il presidente della Federal Reserve di St. Louis,
James Bullard, ha ventilato la possibilità di una
estensione del piano di quantitative easing (QE3) oltre ottobre, per arrestare il declino delle aspettative di inflazione.
Gli investitori restano, tuttavia, intrappolati nelle sabbie mobili del debito pubblico europeo. Una testimonianza è stato il
flop dell'asta spagnola di oggi, i tassi del decennale di Atene sono balzati oltre l'8%, segno di un aumento dello scetticismo dei mercati sulla tenuta dei debiti sovrani della Periferia dell'area euro.
Stessa cosa per lo
Spread, che si posiziona in chiusura a 178 punti base, dopo aver
bucato in giornata i 200 punti.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte è stabile, riportando un misero +0,13%; sotto tono
Londra, che chiude con un -0,25%, mentre tentenna
Parigi, che cede lo 0,40%.
Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,21%.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 5,70 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.515,8 milioni di euro, pari al 36,19%, rispetto ai precedenti 4,19 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,67 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 2,39 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ottima performance per
Cnh Industrial, che registra un progresso del 3,69%.
Exploit di
Tod's, che mostra un rialzo del 3,27%, dopo le stime di crescita sul comparto del lusso a livello globale, fornite dall'Osservatorio Altagamma.
Su di giri
Saipem (+2,31%).
Tonica
Finmeccanica che evidenzia un bel vantaggio dell'1,74%.
Tra i più forti ribassi, invece, in caduta libera
Banca Mps, che affonda dell'8,72%.
Pesante
Banca Popolare di Milano, che segna una discesa di ben del 4,86 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Telecom Italia, che crolla del 4,01%.
Sensibili perdite per
Azimut, in calo del 3,87%.