(Teleborsa) - Dopo mesi di trattative
IBM riesce finalmente a sbarazzarsi della
divisione dei semiconduttori , il Microelectronics Business.
Il colosso statunitense dell'informatica la cederà alla
Globalfoundries, la fonderia di chip di base a Santa Clara ma interamente posseduta dall'Emirato di Abu Dhabi, al prezzo di
1,5 miliardi di dollari.
Attenzione: il suddetto
corrispettivo sarà versato da IBM in contanti nei prossimi tre anni. Per questo nel bilancio del terzo trimestre che verrà svelato oggi, la società includerà un onere pre-tasse di 4,7 miliardi di dollari.
Ma a quanto pare Big Blue è più che soddisfatta di questo affare. La divisione chip conta solo per il 2% sul fatturato totale del Gruppo, ma produce annualmente 1,5 miliardi di dollari di perdite.
Dal canto suo, Globalfoundries potrà contare sui due impianti di East Fishkill, New York, e Essex Junction, Vermont, su preparatissimi ingegneri, sul know how e sulla proprietà intellettuale di IBM, il "bottino" più prezioso per la società emiratina.
Globalfoundries diventerà inoltre, per i prossimi 10 anni, fornitore esclusivo di IBM di semiconduttori da 22,14 e 10 nanometri.
Cosa farà la società guidata dalla battagliera Presidentessa e Amministratrice Delegata
Ginni Rometty una volta libera dai chip? Si concentrerà sulla ricerca (anche nel campo dei semiconduttori), sullo sviluppo della tecnologia cloud, sul mobile, sull'analisi dei dati e sui sistemi di transazione.